Italia-Giappone 19-06-2013

L'Italia gioca col Giappone la seconda partita del girone dopo la vittoria per 2-1 con il Messico grazie ai gol di Pirlo e Balotelli. Gli azzurri affrontano i nipponici per la terza volta nella storia. La prima nel 1936 terminò con una vittoria per 8-0 e l'ultima con un pareggio per 1-1, in un'amichevole del 2001. Il Giappone si è recentemente qualificato ai Mondiali del prossimo anno ed è guidato da Alberto Zaccheroni. La prima partita gli occhi a mandorla guidati dal tecnico di Cesenatico, l'hanno persa 3-0 contro il Brasile. Lo spirito di rivalsa quindi sarà forte con l'Italia. "Abbiamo analizzato pregi e difetti dei nostri avversari - ha spiegato Zaccheroni - il problema è che questa Italia di difetti ne ha pochi. Cercheremo di togliere gli spazi e chiudere le linee di passaggio, l'importante sarà dimostrare di avere personalità".

Italia (4-3-2-1): Buffon; Maggio, Barzagli, Chiellini, De Sciglio; Montolivo, De Rossi, Pirlo; Aquilani, Giaccherini; Balotelli. Allenatore: Cesare Prandelli.

Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Uchida, Yoshida, Konno, Nagatomo; Hasebe, Endo; Okazaki, Honda, Kagawa; Maeda. Allenatore: Alberto Zaccheroni.

Il Giappone è allenato dal 2010 dall’italiano Alberto Zaccheroni, ed è stata la prima nazionale a qualificarsi ai mondiali del 2014, grazie a un pareggio contro l’Australia di pochi giorni fa. Negli scorsi tre anni in Giappone, Zaccheroni ha confermato di essere un grande allenatore (in Italia ha allenato Milan, Juventus, Inter, Lazio e Udinese, e prima del 2010 non aveva mai allenato all’estero) e ha provato ad abituare la squadra al calcio internazionale con una serie di amichevoli di alto livello.

Nel 2011 il Giappone ha vinto la Coppa d’Asia in Qatar, vittoria con cui ha ottenuto l’accesso alla Confederations. Attualmente la nazionale giapponese è al 32esimo posto nel ranking FIFA (la classifica delle nazionali di calcio), subito sotto la Nigeria (l’Italia è all’ottavo).

La squadra ha alcuni giocatori di esperienza europea, come il centrocampista del Manchester United Shinji Kagawa, il centrocampista Keisuke Honda e l’esterno dell’Inter Yuto Nagotomo. Un fatto curioso, come ricordavamo nella guida al torneo, è che in Brasile c’è la comunità giapponese all’estero più numerosa del mondo, circa 1,5 milioni di persone, e quindi la nazionale avrà probabilmente un certo sostegno di tifo.

Viceversa, anche i brasiliani sono la comunità straniera più numerosa del Giappone, un paese estremamente chiuso all’emigrazione, con circa 320 mila persone.

Del Giappone attenzione a Kagawa del Manchester United, Honda del Cska Mosca e l'interista Nagatomo. In generale è la velocità l'arma principale dei giapponesi. Prandelli ha già deciso invece di far rifiatare Abate e Marchisio, schierando al loro posto Maggio e Aquilani. Per il resto è la stessa formazione scesa in campo col Messico. L'Italia se dovesse vincere sarebbe qualificata automaticamente alle semifinali della Confederations (leggi il programma) e potrebbe giocarsi l'ultima sfida con il Brasile con un altro spirito. La partita si disputerà nel clima umido di Recife, in uno stadio da 44mila posti nuovo di zecca. La sfida sarà

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